
Pomodoro
Il mondo del pomodoro
Per Borsa Italiana, nel 2023 l’Italia è il terzo produttore mondiale di pomodoro dopo la Cina e gli Stati Uniti e rappresenta l 11,6% della produzione mondiale e il 47,7% di quella europea ed è il primo paese esportatore di prodotti a base di pomodoro.
Nel 2024, a fronte di 75.863 Ha messi a coltura, sono state trasformate 5,3 milioni di tonnellate di pomodoro, di cui il 45% nel bacino Nord e il 55 % nel Centro-Sud.
Diserbo di pre-trapianto del pomodoro
Come anche le altre colture, il pomodoro richiede un attento controllo della gestione delle infestanti, che sono in grado di condizionare la capacità produttiva e portare pensanti problemi meccanici al momento della raccolta.
Interventi in pre-trapianto prevedono l’utilizzo di prodotti ad azione residuale ad ampio spettro d’azione, in miscela con prodotti in grado di limitare lo sviluppo di Solanum nigrum (SONAVIO®), infestante cardine del pomodoro.
SONAVIO® è un erbicida selettivo a base di bifenox, un principio attivo che agisce per assorbimento fogliare inibendo l'enzima PPO (protoporfirinogeno ossidasi). Il prodotto risulta efficace anche nel contenimento delle giovani plantule in fase di emergenza.
ACTIVUS® ME, a base di pendimentalin, esercita un’azione precondizionante nei confronti del Solanum Nigrum, oltre ad avere una buona attività verso alcune infestanti graminacee. L’aggiunta di SONAVIO® alla miscela erbicida ne potenzia l’efficacia nei confronti di di alcune infestanti dicotiledoni di difficile controllo (Portulaca oleracea, Amaranthus spp).
Per il diserbo in pre-trapianto le applicazioni vengono generalmente eseguite alcuni giorni prima del trapianto (dai 7-10). Per migliorarne l’efficacia è indispensabile un’accurata preparazione del terreno, in modo che i prodotti ad azione antigerminello possano esplicare una migliore attività sulle infestanti emergenti e, in assenza di precipitazioni, effettuare una leggera irrigazione al fine di permettere al prodotto di penetrare nei primi strati di terreno.
Diserbo di post-trapianto del pomodoro
Questa tecnica risulta ancora oggi molto utilizzata in quanto garantisce la possibiltà di scelta dell’erbicida o miscela di erbicidi in grado di controllare la flora infestante presente.
Risulta fondamentale il timing d’applicazione, spesso infatti è bene intervenire con trattamenti precoci per il contenimento della flora infestante a foglia larga. In questo modo, se necessario, si ha anche la possibilità di effettuare altre applicazioni successive che permettono di controllare le infestanti a foglia stretta, con graminicidi specifici come AGIL® o ARRODIM®.
Linea difesa pomodoro dalla Peronospora
La Peronospora è la patologia più dannosa del pomodoro in grado di infettare tutte le parti epigee della pianta. Sulle foglie compaiono macchie più o meno rotondeggianti di colore inizialmente verde-chiaro, che poi virano al bruno. In corrispondenza delle macchie, sulla pagina inferiore, compaiono delle efflorescenze biancastre costituite dalle fruttificazioni del patogeno. Sui fusti e sui peduncoli fiorali, l’infezione si manifesta con macchie irregolari che poi perdono di turgore, mentre sui frutti si sviluppano macchie traslucide di colore verde-bruno che possono ricoprirsi della tipica efflorescenza bianca.
Il fungo sopravvive da una stagione all’altra sui residui colturali e viene trasportato dal vento. Quando trova le condizioni ambientali favorevoli (bagnatura fogliare prolungata e temperatura tra i 15 e i 22°C), si sviluppa e dà inizio all’infezione
Linea pomodoro difesa Oidio, Alternaria e altre patologie
Alternaria
Patologia particolarmente dannosa in annate piovose, è in grado di colpire tutte le parti della pianta. Sulle foglie determina macchie nerastre, necrotiche, di forma irregolare, con zonature concentriche; sui fusti compaiono lesioni depresse di colore grigiastro che successivamente virano al bruno scuro perdendo di vigore. I frutti manifestano tacche circolari scure, preferibilmente localizzate intorno al peduncolo come conseguenza dell’attacco fiorale. Le infezioni sono favorite dall’umidità e da temperature superiori a 25°C, oltre che dalla pioggia.
Oidio
Malattia facilmente riconoscibile per la presenza sulle foglie di un tipico feltro biancastro. Dopo essere penetrato attraverso gli stomi, il fungo si sviluppa all’interno della foglia, dalla quale fuoriesce producendo sulla pagina inferiore una massa polverulenta biancastra. Con il progredire della malattia, le lesioni si allargano, portando a disseccamento l’intera foglia.
Malattie batteriche
Tra le principali batteriosi del pomodoro, hanno certamente un ruolo importante il cancro da Clavibacter spp., la maculatura da Xanthomonas spp., la macchiettatura e la necrosi del midollo causate da Pseudomonas. Tutte queste patologie vengono efficacemente controllate mediante applicazioni di prodotti rameici.
Insetti dannosi per il pomodoro
Molte sono le specie di insetti e acari che possono interessare il pomodoro. Tra le più dannose, per le quali è opportuna un’adeguata difesa, ricordiamo:
Elateridi o “ferretti”
Il nome “ferretti” deriva dalla forma cilindrica e allungata degli stadi larvali e dal loro colore giallo-aranciato tendente al rosso. Gli elateridi sono coleotteri fitofagi in grado di provocare ingenti danni alle radici quando sono allo stadio di larva. Le loro erosioni comportano la perdita di funzionalità delle radici con conseguente deperimento vegetativo e morte delle piantine. Gli adulti compaiono da marzo ad agosto e le ovideposizioni sono scalari, con preferenza dei terreni sciolti e ricchi di sostanza organica.
Nottue terricole
Le nottue terricole, appartenenti al genere Agrotis spp., sono specie migratrici le cui popolazioni larvali possono arrecare ingenti danni a numerose colture, tra cui il pomodoro.
Sono insetti polifagi, le cui larve si nutrono sia a carico dell’apparato fogliare sia delle radici e del colletto delle piante. Infatti, dopo la schiusa, le larve di prima e seconda età si nutrono delle foglie, per poi scendere verso il terreno e aggredire il colletto e le radici delle piante. Gli adulti sfarfallano dalla fine della primavera (marzo – aprile) fino all’inizio dell’estate, deponendo fino a 2000 uova. Le larve neonate iniziano a nutrirsi delle foglie, quindi scendono nella rizosfera dove causano i danni maggiori. Negli stadi larvali successivi diventano lucifughe e sono attive di notte, mentre di giorno si celano nel terreno. In media la nottua compie 2-3 generazioni all’anno, raramente arriva a 4 generazioni. La lotta contro le nottue può essere effettuata con degli insetticidi specifici da usare durante la fase di semina oppure durante la rincalzatura. La lotta va eseguita contro gli stadi larvali più giovani poiché più sensibili.
Afidi
Diverse sono le specie che è possibile trovare su pomodoro, ma ciò che le accomuna è l’ampia polifagia e la capacità di compiere più genera-zioni all’anno.
I danni si manifestano in deperimenti vegetativi, ingiallimenti, accartocciamenti fogliari e produzione di melata. Danni più rilevanti sono dovuti alla trasmissione di virus.
Ragnetto rosso
Il ragnetto rosso è una specie polifaga in grado di insediarsi sulla pagina inferiore delle foglie di pomodoro. Il danno è determinato dalle punture trofiche che consentono all’acaro di perforare l’epidermide fogliare nutrendosi di linfa. Le conseguenze sono decolorazioni e ingiallimenti fogliari, con ripercussioni negative sulla fotosintesi e deperimento dell’apparato vegetativo. In caso di elevata infestazione è possibile avere filloptosi anticipata.
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